Quando un disturbo dell’umore insorge in corrispondenza del periodo climaterico, esistono fondamentalmente due opzioni farmacologiche principali:

• visto l’importante ruolo patogenetico della privazione estrogenica, l’utilizzo di unaterapia ormonale sostitutiva con compostiestroprogestinici può minimizzare gli effetti della diminuzione degli ormoni sessuali sul sistema nervoso centrale; questo tipo di terapia è particolarmente indicato nelle forme di depressione perimenopausali. Recentemente si sono fatti strada alcuni preparati sintetici che sono in grado di stimolare i recettori periferici degli estrogeni, controllando svariati sintomi climaterici tra cui anche quelli relativi alla sfera dell’umore
• i farmaci antidepressivi ad azione serotoninergica hanno un’efficacia ampiamente dimostrata sulle depressioni perimenopausali, ma soprattutto su quelle postmenopausali (nelle quali rappresenterebbero la prima scelta); particolare menzione meritano ifarmaci ad azione sia serotoninergica che noradrenergica, grazie alla loro influenza sulle regolazione vasomotoria che è responsabile del meccanismo d’insorgenza delle vampate.

Esistono alcune forme scarsamente responsive di depressione menopausale; in questi casi, non particolarmente frequenti, è possibile integrare tra loro le due opzioni terapeutiche per ottenere un potenziamento.

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